Il concordato preventivo, gli accordi di ristrutturazione e la transazione fiscale sono argomenti di grande attualità.
La riforma della legge fallimentare ha introdotto nuovi strumenti negoziali per la rimozione dell'insolvenza quali i nuovi accordi di ristrutturazione dei debiti ex art. 182-bis, L.F., e ha ridisegnato la disciplina del concordato preventivo introducendo peraltro il nuovo concetto di piano attestato di risanamento ex art. 67, comma 3, lett. d), L.F.
Il legislatore ha voluto ispirarsi al principio della salvaguardia dei valori aziendali e al salvataggio dell’impresa in crisi.
Prima di tentare un risanamento è necessario valutare che l’impresa, che non è in grado di soddisfare regolarmente i propri creditori, abbia concrete possibilità di eliminare le cause della difficoltà per la natura specifica della crisi e la disponibilità di risorse finanziarie adeguate al suo superamento. La filosofia del nuovo concordato preventivo e degli accordi di ristrutturazione dei debiti è volta a soddisfare l’esigenza di una normativa che favorisca il risanamento aziendale e deflattiva del fallimento, caratterizzata dalla massima varietà delle forme e della tutela delle iniziative non fraudolente.
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Perizie di Stima: La valutazione d'azienda nelle operazioni straordinarie e nelle procedure di risanamento.
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