14 dic 2010

Redditometro rafforza gli studi di settore

L'azione combinata dei due strumenti di accertamento, studi di settore e redditometro, può costituire un evidente vantaggio per il fisco in termini di rafforzamento delle presunzioni soprattutto se accompagnate da attente analisi finanziarie.

Il contribuente, per contro, potrà far valere in sede di difesa le incongruenze tra i due strumenti ed utilizzare le risultanze di uno per contrastare e indebolire le presunzioni dell'altro.

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Redditometro: Auto, casa e indagini finanziarie

L’Agenzia delle Entrate sta procedendo ad accertamenti sui redditi dei periodi 2006 e 2007 e, proprio per questi anni, spesso emergono anomalie non favorevoli ai contribuenti.

Abitazioni e automobili sono elementi che, soprattutto se acquistati a debito, incidono sulla determinazione del reddito complessivo presunto.

Il redditometro, incrociato con le risultanze degli studi di settore, servirà agli uffici finanziari per selezionare tra i contribuenti le posizioni di maggior rischio.

Nel caso di scostamenti saranno posti in essere sia accertamenti basati su dati presuntivi sia accertamenti basati su indagini finanziarie.

Ogni contribuente può, sul sito internet delle Entrate, calcolare il proprio redditometro per verificare se è in regola con le aspettative del Fisco..

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Redditometro: la capacità di spesa determinata dalla cassa

Il nuovo accertamento sintetico, voluto dal legislatore con il dl 78/2010, obbliga il contribuente a dimostrare, durante il contraddittorio preventivo con l'ufficio, che l'accertamento non riflette la propria capacità di spesa a causa della presenza di componenti finanziarie come gli ammortamenti, gli accantonamenti a fondi per tfr, a fondi rischi ecc.

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