21 mar 2011

Commercialista: professione protetta

La Corte di Cassazione con la sentenza n. 10100 del 2011 ha stabilito che quella del commercialista è una professione protetta. Le attività che la caratterizzano possono essere svolte quindi solo da soggetti abilitati iscritti all'albo. Innovando profondamente la giurisprudenza consolidata la Suprema Corte ha stabilito che l'assistenza fiscale può essere prestata cioè solo da iscritti all'albo dei dottori commercialisti.
Commette il reato di esercizio abusivo della professione chi presta assistenza ad imprese e lavoratori autonomi senza essere iscritti all'albo professionale.

Dichiarazione di Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro. «I giudici sembrano limitare l'attività di consulente del lavoro a quanto dispone la legge istitutiva (12/1979) sul fronte delle norme lavoristiche. Non si tiene conto di tutte quelle competenze fiscali che abbiamo acquisito in condivisione con altre categorie. Inoltre, non ha senso tracciare un confine tra assistenza a lavoratori dipendenti e autonomi. Dal 2005 possiamo patrocinare nel contenzioso tributario. Sarebbe paradossale poter assistere in giudizio un'impresa ma non poterle fornire un minimo di consulenza tributaria. Per questo, ci riserviamo ulteriori iniziative».

Dichiarazione di Claudio Siciliotti, presidente del Consiglio nazionale dei Commercialisti «Prendo atto che i giudici ci riconoscono il valore sociale delle attività tipiche, ben oltre la norma, dato che non abbiamo esclusive. Tuttavia, le professioni già operano in sovrapposizione di competenze. Lo esige il mercato. Abuso semmai è quando una prestazione complessa e con costi sociali pesanti è svolta da chi non ha le competenze. Mentre tutte le categorie dovrebbero avere l'onestà di riflettere sulla reale neccessità di mantenere o rivendicare attività riservate».


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