Con la sentenza n.19902 del 18 luglio 2008 la Suprema Corte ha precisato che i pagamenti in contanti effettuati da un’azienda, priva di una formale disponibilità di cassa, fanno presumere l’esistenza di disponibilità di ricchezza imponibile più ampia e consistente di quella dichiarata: è quindi possibile per l’agenzia entrate procedere con l’accertamento induttivo.
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