27 dic 2007

Aprire P. IVA: Al via dal 1° gennaio il regime semplificato per contribuenti minimi

Il nuovo regime dei minimi sembra decisamente consigliato per:
  • le piccole partite iva, professionisti ed imprese, che operano nel settore dei servizi ed hanno pochi costi da scaricare e non risultano quindi danneggiati dalla indetraibilità dell'IVA. I vantaggi aumentano all'avvicinarsi alla soglia limite dei ricavi 30.000 euro. Da valutare l'utilità del regime caso per caso con il proprio commercialista al diminuire dei ricavi complessivi.
  • chi ha come clienti i privati (non viene effettuata ritenuta)
  • chi ha altri redditi che può evitare il cumulo ( es. lavoratore dipendente che decide di aprire partita iva.

Non sempre le agevolazioni sbandierate dal governo sono così convenienti.

  • é vero che questi soggetti non pagheranno irap, ma è anche vero che non avendo un'organizzazione autonoma non l'avrebbero probabilmente pagata comunque.
  • Inoltre da una prima analisi resta l'obbligo di ritenuta, costringendo quindi ad un perenne credito di imposta (fatta eccezione per quei soggetti che hanno come clienti principalmente privati). Strano che non si sia uniformata la normativa a quella sulle nuove attività produttive.
Breve sintesi
Condizioni d'accesso
Il regime dei contribuenti minimi è riservato alle persone fisiche residenti nel territorio dello Stato che svolgono attività d'impresa, arte o professione, e che nell'anno solare precedente hanno conseguito ricavi o compensi in misura non superiore a 30mila euro.
Limite all'acquisto di beni strumentali
il soggetto che opta per il regime semplificato non deve aver effettuato cessioni all'esportazione e non deve aver sostenuto spese per lavoro dipendente o per collaboratori. Inoltre, non deve aver erogato somme in forma di utili di partecipazione agli associati né aver acquistato, anche mediante contratti d'appalto e di locazione, nei tre anni precedenti a quello di entrata nel regime, beni strumentali di valore complessivo superiore a 15mila euro.
Applicazione del regime: 1° gennaio 2008
I soggetti che possiedono questi requisiti e gli operatori che già applicano nel 2007 il regime della franchigia possono, già dal 1° gennaio 2008, iniziare a operare automaticamente da contribuenti minimi. I contribuenti che iniziano un'attività, devono comunicarlo nella dichiarazione di inizio attività da presentare con modalità ed entro i termini previsti.
Il nuovo regime fiscale: esoneri, semplificazioni e niente studi di settore!
L'adesione al regime dei contribuenti minimi comporta l'esonero dagli obblighi di liquidazione e versamento dell'Iva e da tutti gli altri obblighi previsti: registrazione delle fatture emesse, registrazione dei corrispettivi, registrazione degli acquisti, tenuta e conservazione dei registri e documenti (con l'eccezione delle fatture di acquisto e le bollette doganali d'importazione), dichiarazione e comunicazione annuale e, per concludere, compilazione e invio degli elenchi clienti e fornitori. Anche ai fini delle imposte sui redditi, i contribuenti minimi sono esonerati dagli obblighi di registrazione e tenuta delle scritture contabili. E, non essendo soggetti né agli studi di settore né ai parametri, sono inoltre esonerati dalla compilazione del modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore.
Esenzione IRAP
L'adesione al regime dei contribuenti minimi comporta anche l'uscita dalla platea dei soggetti sottoposti al calcolo e al versamento dell'imposta sulle attività produttive.
Principio di cassa
L'imputazione delle spese, dei ricavi e dei compensi al periodo d'imposta deve essere effettuata sulla base del cosiddetto "principio di cassa". Il principio, generalmente valido per i redditi di lavoro autonomo, trova quindi applicazione anche nella determinazione del reddito d'impresa prodotto dai contribuenti minimi.

Link: guida fiscale su come aprire partita iva - speciale regime dei minimi


4 commenti:

Anonimo ha detto...

CIAO E COMPLIMENTI PER L'ESEMPLIFIAZIONE DEL NUOVO REGIME. IO HO UN DUBBIO, DA POCO HO APERTO P.IVA COME CONSULENTE IN CAMPO AMBIENTALE, E PARTECIPO COME ACCOMANDANTE IN UNA SAS, VOLEVO SAPERE SE QUESTA PARTECIPAZIONE ESCLUDE DAL REGIME DEI MINIMI.
GRAZIE
GIOVANNI

Millennium Bags ha detto...

Ciao giovanni,

da una prima analisi sembra di si, come si evince dalla circolare in esame che ti segnalo:

http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/resources/file/eb97f84fde5de50/circ_73e_21_12_2007.pdf

Ti consiglio comunque di valutare la portata antielusiva della norma con il tuo commercialista di fiducia.

Anonimo ha detto...

Salve, sono un giovane professionista da 5 anni a regime ordinario di partita iva. Riguardo al passaggio al nuovo regime semplificato, ho due dubbi chiave:
1) è obbligatorio passare al nuovo regime?
2) io riesco generalmente a compensare tutta l'iva con il credito irpef, avendo molte spese professionali. Come chiaramente individuato da lei, nel nuovo regime sarei condannato ad un perenne credito di imposta. I miei clienti abituali sono studi di ingegneria. In tal caso c'è obbligo di ritenuta da parte loro, o posso evitare di farmi trattenere la r.a., cosicchè non rimarrei sempre a credito?

Millennium Bags ha detto...

1) no, non è obbligatorio.
2) L'agenzia entrate ha chiarito in una recente circolare che le ritenute, se sono eccedenti il debito del contribuente, possono essere chieste a rimborso indicando il relativo importo nel quadro rx del modello unico 2009.

Ovviamente i tempi del rimborso non sono confortanti ;-)

Ovviamente valuti la sua posizione nel concreto con il suo Commercialista di fiducia.

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